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Progetto coordinato da CSV Emilia ODV
 

Prepararsi all’irreparabile

Prepararsi all’irreparabile

Nella progressione di alcune malattie o disabilità, potrebbe arrivare il momento in cui la persona amministrata non sia più in grado di esprimere autonomamente le proprie volontà. Ma la capacità di comunicare e di autodeterminarsi non scompaiono improvvisamente, piuttosto si modificano nel tempo.

Per questo, è fondamentale che l’Amministratore di Sostegno si prepari in anticipo, per poter poi agire nel rispetto dei valori e delle scelte che la persona non potrà più esprimere.

Ecco alcuni suggerimenti.

COSTRUIRE UNA RELAZIONE SOLIDA

  • Dialogo aperto e continuo: stabilire un canale di comunicazione chiaro e frequente con la persona amministrata, incoraggiandola ad esprimere le proprie opinioni, desideri e bisogni, anche se in modo non verbale o con l’ausilio di strumenti di comunicazione alternativi.
  • Ascolto attivo: prestare attenzione non solo alle parole, ma anche ai gesti, alle espressioni facciali e al linguaggio del corpo per comprendere a fondo i suoi stati d’animo e le sue esigenze.
  • Empatia e comprensione: cercare di immedesimarsi nella sua situazione e nei suoi vissuti, per cogliere la sua prospettiva e rispettare le sue scelte, anche se diverse dalle proprie.

 

RACCOGLIERE INFORMAZIONI E PREFERENZE

  • Creare una mappa della vita: insieme alla persona amministrata, ai familiari e ad altri professionisti coinvolti, stilare un documento che racchiuda informazioni dettagliate sulla sua storia personale, i suoi valori, le sue esperienze, le sue preferenze in termini di attività, relazioni, stile di vita e cura.
  • Identificare i suoi rappresentanti di fiducia: incoraggiare la persona amministrata a designare persone di fiducia, come familiari, amici o operatori, a cui potersi rivolgere per ricevere supporto e esprimere le proprie volontà nel caso in cui non sia più in grado di farlo autonomamente. Predisporre le proprie DAT.
  • Documentare le sue scelte: raccogliere consensi informati e registrare le sue scelte su questioni importanti, come le cure mediche, il luogo di residenza, le attività quotidiane, le relazioni interpersonali, ecc., per garantire che vengano rispettate anche quando non sarà più in grado di esprimerle direttamente.

 

COLLABORARE CON LA RETE DI SUPPORTO

  • Coinvolgere i familiari e la rete sociale: mantenere un dialogo costante con i familiari, gli amici, i tutori e gli altri professionisti che seguono la persona amministrata, per raccogliere informazioni preziose sulle sue abitudini, preferenze e bisogni, nonché per creare un sistema di supporto coordinato e condiviso.
  • Promuovere la comunicazione e la collaborazione: favorire la comunicazione aperta e il confronto tra tutti gli attori coinvolti nella cura della persona amministrata, per garantire un approccio coerente e rispettoso delle sue volontà.
  • Ricercare la consulenza di esperti: in caso di necessità, avvalersi del supporto di professionisti qualificati, come psicologi, gerontologi, assistenti sociali, esperti di comunicazione aumentativa e alternativa, per ottenere una valutazione completa della situazione e ricevere consigli personalizzati su come gestire al meglio la comunicazione e la tutela dei diritti della persona amministrata.

 

Prepararsi a questo tipo di eventualità richiede sensibilità, proattività e un impegno costante nel costruire una relazione di fiducia e rispetto con la persona amministrata. Attraverso una comunicazione aperta, la raccolta di informazioni dettagliate e la collaborazione con la rete di supporto, l’Amministratore di Sostegno può garantire che le volontà e i valori della persona amministrata vengano rispettati anche quando non è più in grado di esprimerli autonomamente.

Ricorda che ogni persona è unica e la progressione della disabilità può variare notevolmente. È importante adattare questi suggerimenti al caso specifico della persona amministrata, con flessibilità e attenzione alle sue esigenze individuali.