Logo bianco_CSV Emilia
Progetto coordinato da CSV Emilia ODV

La “caring community”: una buona prassi di attivazione della comunità per le persone fragili

InVita, il progetto per la creazione della prima caring community italiana, vi invita al primo evento dedicato a caregiver, amministratori di sostegno, volontari e cittadini vicini del progetto NON+SOLI.

Martedì 19 novembre, online dalle 17.00 alle 19.00


C’è una grande differenza fra inguaribile e incurabile, perché “la cura” non è una questione soltanto sanitaria. La cura è un intreccio di vicinanza e attenzioni, impegno, dedizione, empatia. E competenze. Quindi, a ben vedere, non c’è nulla che sia davvero incurabile.

Ma rispetto alle competenze? Che cosa è importante sapere per realizzare la miglior cura possibile per la persona a noi affidata?

In una società come quella italiana, in cui la morte è ancora un tabù, molte persone arrivano alla fine della propria vita senza aver mai affrontato l’argomento coi propri cari, lasciandoli così soli e impreparati davanti a scelte importanti, sanitarie ma anche personali ed emotive, che riguardano il fine vita: responsabilità nei confronti di un genitore o un coniuge che possono far sentire sopraffatto chi è deputato ad occuparsene.

Esperienze internazionali innovative come quelle delle “caring communities” stanno invece radicalmente modificando sia il concetto di cura, sia il modo in cui la comunità si può occupare del cittadino: le fragilità di una persona nella loro complessità non vengono più affrontate solo da un familiare, dall’amministratore di sostegno, o dal servizio socio-sanitario, ma diventano una responsabilità collettiva.

La diffusione di queste esperienze e la concreta realizzazione dei nuovi servizi ad esse collegati stanno migliorando sia il fine vita degli anziani e dei malati, sia il difficile compito di affiancamento dei caregivers.

Nelle società delle “caring communities” la miglior cura è quella che permette alla persona di agire la propria libertà di scelta fino all’ultimo istante: si può curare una persona anche quando non la si può più guarire, le si può regalare la possibilità di scegliere e di autodeterminarsi fino alla fine, con dignità e rispetto, con un approccio empatico e amorevole da parte di tutta la comunità che la circonda.


Vuoi saperne di più?

Silvia Bertolotti di CSV Emilia, coordinatrice del progetto InVita per la creazione della prima caring community italiana, ci parlerà di queste competenze, servizi ed esperienze internazionali martedì 19 novembre, online dalle 17.00 alle 19.00.