10 Set Legge quadro sulla disabilità: cosa cambia?
Abbiamo sintetizzato per voi i contenuti del primo seminario sulla riforma della Legge sulla Disabilità 227/2021, prevista dal PNRR per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che abbiamo realizzato online l’11 giugno 2024 con l’avvocato Francesca Vitulo.
Per maggiore chiarezza e per approfondire tutti i contenuti trattati, potete chiedere la registrazione del video per primo incontro, della durata di 2 ore, scrivendo ad anna.ganapini@csvemilia.it
Vi aspettiamo il 3 dicembre per il secondo appuntamento online!
Legge sulla Disabilità 227/2021
Obiettivi della riforma posta in essere già dal 2014:
- riconoscere la disabilità per rimuovere ostacoli e attivare supporti per la piena partecipazione alla vita sociale;
- garantire l’accesso a servizi, prestazioni, benefici e agevolazioni, anche attraverso l’accomodamento ragionevole e il progetto di vita individuale (PVI).
Cosa Cambia con la legge 227/2021:
- superamento del termine “handicap”: si parla ora di “persona con disabilità”, con una nuova definizione che include compromissioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che limitano la partecipazione alla vita sociale;
- introduzione di livelli di necessità di sostegno: lieve, medio, elevato e molto elevato. I criteri per stabilirli saranno definiti in un futuro decreto;
- nuovo modello di valutazione: la “valutazione di base” sarà unificata e obbligatoria per tutti i tipi di disabilità, con l’obiettivo di un accertamento in un’unica seduta;
- focus sul progetto di vita individuale (PVI): La persona diventa protagonista, con gli enti che dovranno attivare un piano di vita personalizzato per garantire i diritti e i supporti necessari.
Entrata in vigore:
- 30 giugno 2024: data di entrata in vigore del decreto;
- 1° gennaio 2025: avvio della sperimentazione in 9 province italiane per le procedure di accertamento e i livelli di disabilità;
- graduale attuazione: saranno necessari decreti attuativi e formazione per il personale per completare la riforma.
Punti chiave:
- la riforma mira ad un approccio più inclusivo e personalizzato alla disabilità, basato sulla persona e non sulla menomazione;
- il PVI diventerà centrale per garantire i diritti e le opportunità delle persone con disabilità;
- l’unificazione della valutazione di base semplificherà il processo di riconoscimento della disabilità;
- la sperimentazione iniziale aiuterà a definire i dettagli attuativi della riforma.
È utile sapere che:
- per gli anziani è già in vigore un decreto differente (DL 29/2024) con disposizioni dedicate;
- le procedure per il riconoscimento della disabilità saranno integrate tra anziani e persone con altre disabilità;
- i decreti attuativi futuri definiranno nel dettaglio i criteri per i livelli di sostegno e le modalità di elaborazione del PVI.
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